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LA VERONICA

-La statua attualmente venerata
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Nel 1845 fu sostituita anche la vecchia statua della Veronica che inizialmente doveva essere un manichino rivestito, come si evince dal verbale della visita di Mons. Salerni del 1716 (“similmente per la statua della Veronica vi erano una veste, un busto, due maniche, un velo e il sudario”).
Inoltre in un inventario del 1814, in occasione del passaggio di consegne tra il Priore uscente Giuseppe Giannini ed il subentrante Pasquale Minutillo, si legge che tra le dotazioni e suppellettili dell’ Arciconfraternita vi era “un abito di velluto color granata per la Santa Veronica e un manto di seta color verde per la stessa Veronica”.
La storia di questa sostituzione vale la pena di essere brevemente riferita.
Infatti nel 1844 il Priore dell’ Arciconfraternita della Morte sig. Stefano Salvemini, chiese al priore della Confraternita del Carmine sig. Tommaso Antico, di cedergli la vecchia statua lignea della Madonna del Carmine, a suo tempo sostituita dall’ attuale Immagine vestita, opera del Verzella.
Ricevutone l’ assenso, le braccia della statua furono artatamente adattate a reggere il lino con impresso il volto di Gesù, in maniera tale da poter andare in processione nel Sabato Santo del 1845.


1845 - La Veronica

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, tratto da "La Processione del Sabato Santo dalle origini ad oggi" (L' Altra Molfetta di aprile 2011).
- Foto archivio privato del dott. Francesco Stanzione.
N.B. - Tutte le foto sono proprietà esclusiva dell' autore dott. Franco Stanzione ed è vietato riprodurle senza il suo consenso e/o omettendo di citarne la fonte.

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